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Olio di CBD come antidolorifico: costo e come sceglierlo

Per alcuni di noi il dolore non è solo un campanello di allarme, ma una presenza ingombrante con cui non resta che imparare a convivere. Si stima che circa il 25-30% della popolazione soffra di dolori cronici e per queste persone anche la vita quotidiana può apparire come una montagna da scalare. Andare a lavoro, passare dei bei momenti con la famiglia e gli amici, dedicarsi ai propri interessi… tutte queste attività sono ostacolate da una sensazione di sofferenza continua che diventa come un rumore di sottofondo permanente.

In questo articolo capiremo come agisce l’olio di CBD per calmare i diversi tipi di dolore, come scegliere quello più indicato al nostro scopo e quali sono i prezzi medi di un olio CBD di qualità, efficace e sicuro.

È appurato che già dall’antichità, le popolazioni della Cina e della Mesopotamia usassero la pianta di canapa o cannabis per trattare questi ed altri dolori, in virtù delle sue proprietà analgesiche. Il suo uso si prolungò per secoli fino a quando non ne venne proibita la coltivazione per via degli effetti stupefacenti.

Gli studi scientifici degli ultimi anni hanno però dimostrato che il cannabidiolo, uno dei più di cento cannabinoidi contenuti nella canapa, non annebbia la psiche ed è inoltre un antidolorifico prezioso. In seguito a queste scoperte, si è verificata un’esplosione nei consumi dell’olio di CBD (acronimo di cannabidiolo) che, essendo un prodotto naturale, viene usato sempre più spesso in alternativa ai farmaci oppioidi per combattere il dolore.

L’effetto del CBD sul dolore

Lo stile di vita moderno ha peggiorato la salute fisica della popolazione, complice un lavoro d’ufficio in cui si passano molte ore seduti alla scrivania e la mancanza di tempo per dedicarsi alla cura del proprio corpo. Chi di noi svolge uno stile di vita sedentario avrà notato come all’improvviso spuntino fuori dei dolori in tutto il corpo: mal di schiena, cervicale, dolori articolari... senza rendersi conto la lista si allunga, specie con l’aumento dell’età e l’avvicinarsi della vecchiaia.

Per alcuni, questi disturbi si aggravano a tal punto da diventare cronici, dove per dolore cronico si intende un tipo di dolore che si protrae per mesi o addirittura anni. È a questo stadio che il dolore smette di essere un sintomo e viene considerato una malattia invalidante.

Mentre il dolore acuto è legato a una lesione e può essere alleviato con l’assunzione di un farmaco specifico, spesso la causa del dolore cronico è determinata da un sistema nervoso ipersensibile. Un tipo di dolore che può diventare cronico è il dolore neuropatico scatenato nella maggior parte dei casi da una disfunzione del sistema nervoso. Il CBD è una sostanza naturale che grazie alle sue proprietà terapeutiche ha cambiato la vita di molti malati cronici e le testimonianze di chi lo ha scelto proprio perché privo degli effetti collaterali degli oppiacei abbondano. Ma come agisce il cannabidiolo per contrastare il dolore e a cosa deve la sua efficacia?

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Il CBD è una delle molecole dette “cannabinoidi” contenute nella cannabis che, una volta rilasciata nel nostro organismo, interagisce con la rete di recettori di tipo 1 e 2 che forma il sistema endocannabinoide all’interno del corpo umano. Tra le diverse reazioni innescate si verifica una riduzione del dolore percepito. Tuttavia, non solo il dolore diminuisce, ma grazie alle proprietà antinfiammatorie il CBD tratta anche le cause che lo hanno scatenato. Spesso infatti il dolore che avvertiamo è il sintomo di un’infiammazione in corso nel nostro organismo e il CBD, grazie al suo effetto sfiammante, è in grado di stimolare la guarigione.

Sono molteplici i disturbi e i dolori per cui, secondo un numero crescente di testimonianze dirette, il CBD ha mostrato un impatto benefico:

  • Artrite
  • Dolori muscolari
  • Emicrania o mal di testa
  • Dolori articolari
  • Dolori mestruali
  • Calcoli renali
  • dolore cronico
  • Dolore neuropatico o dolore ai nervi

In questa lista vanno però inclusi anche i dolori cronici legati al cancro e ai tumori. Le persone costrette a portare avanti una lunga e faticosa battaglia contro queste malattie, spesso devono sopportare anche gli effetti delle terapie a cui si sottopongono. Il CBD è un antidolorifico che può rivelarsi un alleato formidabile per i pazienti oncologici sia per contrastare il dolore cronico, sia per mitigare i disturbi collaterali di chemio e radioterapia. La ricerca medica ha riscontrato una riduzione di diversi sintomi in seguito all’assunzione di CBD, tra cui dolore, nausea, vomito e inappetenza.

Ulteriori studi come quello pubblicato sul Journal of Pain and Symptom Management (JPSM) hanno poi dimostrato che nei casi più gravi il CBD può essere utilizzato in combinazione con il THC (un cannabinoide con effetti psicoattivi) per potenziare l’effetto antidolorifico dei farmaci oppioidi.

Sebbene le ricerche sul cannabidiolo debbano ancora produrre dei risultati definitivi, le sue proprietà analgesiche sono fra le più studiate e per cui è disponibile una letteratura più fiorente. Questo proprio perché alla base si trovano la consapevolezza che si tratti di un problema di salute pubblica, e l’esigenza di trattarlo con delle medicine naturali che aiutino le persone a condurre una vita dignitosa.

Come usare l’olio di CBD come antidolorifico

L’olio CBD è un formato pratico e di facile applicazione indicato per diversi scopi, incluso il contrasto dei dolori. La pipetta contagocce permette di dosare con precisione le quantità desiderata, così come di adattare il dosaggio alle proprie necessità nel corso del tempo. Mentre per altri usi, come per dormire meglio o rilassarsi, è sufficiente una bassa concentrazione di principio attivo, se si desidera usare l’olio di cannabidiolo come antidolorifico si deve ricorrere a percentuali più elevate. Noi consigliamo una concentrazione di CBD pari al 12% o 24%, come il nostro Premium Olio CBD.

Per quanto riguarda la dose raccomandata, invece, questa può variare in base all’entità del disturbo. Deve essere commisurata all'intensità del dolore ed è sempre meglio cominciare con una dose moderata per poi aumentarla gradualmente fino ad ottenere il sollievo desiderato. È importante che la terapia a base di CBD sia costante e regolare, in questo caso gli effetti sono già già visibili nel giro di 10 o 14 giorni.

Il CBD è utile anche per lenire gli spasmi muscolari, in questo caso l’uso topico può assicurare un sollievo immediato. L’uso di creme e unguenti come il nostro balsamo CBD con propoli potrebbe essere dunque la scelta più adeguata per gli sportivi che desiderano favorire il proprio recupero muscolare.

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Come scegliere un olio di canapa sicuro

Il cannabis oil può essere una vera risorsa per la salute di chi ogni giorno combatte una battaglia silenziosa. Le persone anziane, i malati cronici, i pazienti oncologici possono trovare conforto in questo rimedio che aiuta a far diminuire il dolore. Tuttavia, per accertarsi di stare acquistando un olio efficace e di sicura produzione ci sono degli aspetti a cui prestare attenzione. L’olio di CBD non presenta effetti collaterali importanti né altera l’azione di altri farmaci antidolorifici, ma a determinate condizioni. Vediamo quali…

Origine

Conoscere la provenienza delle materie prime utilizzate nell’olio di CBD è un requisito importante nella scelta. Quanto più l’origine si avvicina alle aree di distribuzione tanto più ne verranno beneficiate la tracciabilità e il controllo della filiera. Per questo Cannamigo utilizza solo estratti naturali e varietà di canapa provenienti dall’Unione Europea, mentre la lavorazione è interamente eseguita in Germania.

Certificazioni

Per verificare gli standard di qualità e accertarsi che il prodotto rispetti la normativa europea è sempre meglio affidarsi a fornitori certificati. Le certificazioni offrono garanzie sulla legalità e la sicurezza del prodotto. Affinché il CBD possa essere consumato in sicurezza, nella sua composizione deve essere assente oppure presente in quantità minime il THC (tetraidrocannabinolo), la sostanza psicotropa contenuta nella canapa. Noi di Cannamigo utilizziamo solo canapa certificata UE e ci rivolgiamo a laboratori indipendenti per monitorare la qualità dei nostri prodotti. Puoi visualizzare qui la certificazione dell’olio CBD 24% Naturale.

Prezzo

Anche il costo dell’olio CBD è un fattore indicativo della sua qualità. Bisogna diffidare dai prezzi troppo bassi in quanto probabilmente si applicano a dei prodotti non controllati e di dubbia provenienza. Un prezzo onesto parte dai 25-30 euro in su e riflette la percentuale di principio attivo contenuta. Per questo un olio di CBD al 6% sarà più economico di un olio di CBD al 12% e così via. Per Cannamigo il CBD è un rimedio che dovrebbe essere accessibile a chiunque ne ha bisogno e per questo proponiamo dei prezzi etici che al contempo tutelano la salute dei nostri clienti.

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