La cannabis è conosciuta come una pianta che contiene numerosi e preziosi terpeni, cannabinoidi e anche una gradevole resina. Esistono numerosi metodi e modi per estrarre questi ingredienti, più o meno conosciuti. In questo post, illustreremo i principali tipi di concentrati ed estratti, come i cristalli o il crumble, e come si differenziano l'uno dall'altro.
Cosa sono i concentrati e gli estratti di cannabis?
I concentrati e gli estratti di cannabis si ottengono sciogliendo e concentrando i componenti chimici della pianta, come i cannabinoidi o i terpeni, in una forma il più possibile pura e naturale.
Fondamentalmente, si distingue tra i concentrati di cannabis, che vengono prodotti senza l'uso di solventi (con un processo fisico/meccanico), e gli estratti di cannabis, che estraggono un certo concentrato dalla pianta con l'aiuto di alcol. I concentrati contengono solitamente tutti i componenti della pianta, mentre l'estrazione può anche sciogliere solo alcuni singoli componenti di essa.
Concentrati ed estratti hanno una cosa in comune: i tricomi sono sempre staccati dal fiore della pianta di canapa. Il bocciolo del fiore di canapa è costituito, tra l'altro, dai calici, che formano le custodie dei pistilli (pelucchi bianchi e ambra o brunastri) e dai tricomi. I tricomi sono le ghiandole della resina: hanno l'aspetto di spilli quando sono ingranditi e producono cannabinoidi e terpeni. Esistono diversi tipi di tricomi: tuberosi, a forma di testa e senza gambo e di testa e con gambo. Questi ultimi hanno un diametro di 150-500μm, sono noti anche come tricomi ghiandolari e contribuiscono soprattutto alla produzione di estratti, poiché producono gran parte dei cannabinoidi.
Cristalli di CBD, crumble o resina: quali sono e in cosa si differenziano?
Alcuni estratti si differenziano per i metodi utilizzati, altri solo per la loro consistenza. In base alla complessità, alcuni metodi di estrazione sono utilizzati sia nell'industria che per la produzione domestica. Altri, come l'estrazione di CO2, sono utilizzati solo da aziende con macchinari industriali. In questo articolo vi illustreremo alcuni dei più diffusi.
Resina di CBD (hashish)
L'hashish è il risultato del metodo di estrazione probabilmente più tradizionale. In genere, per separare i tricomi dalla gemma senza l'uso di solventi o acqua ghiacciata, si utilizzano setacci con una larghezza di maglia definita. Il prodotto della setacciatura a secco viene tipicamente chiamato skuff o kief e pressato in hashish. Il risultato dell'estrazione con acqua ghiacciata, invece, è chiamato bubble hashish.
CBD Crumble (olio di hashish al butano)
CBD Crumble appartiene alla categoria dei BHO ovvero Butane Hash Oils. In questo processo, i tricomi vengono separati dalle gemme del fiore di canapa con l'uso di butano liquido. Il BHO viene offerto con molti nomi diversi, tra cui Wax, Shatter, Crumble o Butter. Questi nomi o termini si riferiscono alla consistenza del concentrato, che può essere per lo più vetrosa (shatter), sabbiosa (crumble) o cremosa (butter). Durante il processo di estrazione, il butano evapora lentamente per ottenere un concentrato di alta qualità il più possibile privo di residui.
Fig. 1: CBD Crumble, chiamato anche Wax (cera)
I cristalli di CBD
I cristalli di CBD sono CBD nella sua forma più pura. Gli estratti di CBD sono cosiddetti estratti ad ampio spettro e contengono un ampio spettro o almeno tracce degli altri componenti del fiore di canapa. La concentrazione tipica dei cristalli di CBD è compresa tra il 98 e il 99%.
Estrazione supercritica
Un'estrazione supercritica con CO₂ è attualmente il metodo più diffuso per ottenere gli estratti per gli oli di CBD. Uno dei vantaggi di questo metodo è la possibilità di ottenere estratti con un elevato contenuto di CBD e solo le parti della pianta desiderate con i preziosi cannabinoidi e terpeni. Di norma, come materia prima si utilizzano varietà di canapa commerciale UE con un elevato contenuto di CBD. L'estratto ottenuto viene miscelato con un olio vettore (spesso olio di semi di canapa) per produrre gli oli di CBD.
L'estrazione di CO₂ richiede l'uso di macchine industriali ad alta tecnologia e non è quindi un metodo di uso quotidiano in casa.
Colofonia
Per produrre la Colofonia sono sufficienti calore e pressione. Senza solventi, dai fiori di cannabis si estrae una resina dorata. Grazie alla semplicità del processo e alla qualità dell'estratto, questo metodo è molto popolare per la produzione domestica. Spesso un bocciolo viene semplicemente avvolto in carta da forno e premuto con un ferro da stiro per qualche secondo. Il residuo appiccicoso sulla carta si chiama colofonia.
Fig. 2: Colofonia appena spremuta
Applicazione di crumble, cristalli o resina
I concentrati vengono utilizzati in molti modi nella vita quotidiana. Tanti preferiscono il dabbing (riscaldare per vaporizzare e inalare), altri fumano in modo classico.
Il fumo di tabacco non è la forma di consumo raccomandata. Tuttavia, una sigaretta con crumble ad ampio spettro ha un sapore speciale e intenso grazie ai terpeni presenti.
Diverse ricette di cucina possono essere arricchite e integrate con gli estratti. Nelle salse o anche nel burro, l'aroma si sviluppa molto bene. Il possibile effetto sulla circolazione è sicuramente più ridotto quando viene utilizzato in cucina rispetto a quando viene inalato.
Avviso: questo articolo non è in alcun modo da intendersi come un'istruzione su come fare gli estratti. La preparazione di estratti di cannabis - soprattutto con solventi - deve essere effettuata solo da persone esperte della materia.
